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Casa indipendente in vendita a Cagli a 400.000 € (cod.64a8d5af)

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Analisi immobiliare
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Mercato immobiliare a Cagli
Per quanto riguarda più in generale il comune di Cagli, sono presenti al momento più di cento annunci per case indipendenti in vendita (meno del 5% dell'intera provincia) .

La dinamica dei prezzi in tutto il comune mostra che negli ultimi 6 mesi, i prezzi per case indipendenti in vendita sono in leggero aumento (+3,19%).

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IMMAGINI

IN SINTESI

Prezzo:
400.000 €
Superficie:
440 m²
Prezzo al m²:
909 €/m²
Piano:
terra
Bagni:
n.d.
Classe energetica:
n.d.
Città:
Cagli (PU)
Pubblicato:
mar 15 luglio 2025

DESCRIZIONE

con giardino con terrazza

un sito molto antico, strategico. Già i Romani l’avevano eletto a Luogo d’avvistamento, perché la collina, a 500 m.s.lm. permetteva di vedere, da tutti i lati, l’eventuale arrivo di un nemico. Non solo, quando, e succedeva spesso, veniva chiusa la Galleria del Furlo, per raggiungere il mare la via del Paganuccio – Pergola- Marotta era l’unica strada possibile. Infatti è Strada Provinciale, la prima ad essere spazzata in caso di neve. Paganus, in latino significa piccolo villaggio, quindi vuol dire che lassù, forse dalle parti di Colondello, preesisteva un piccolo agglomerato di abitazioni, anche prima della Torre d’avvistamento. Sicuramente il Monte Paganuccio era abitato da molti nuclei familiari, tanto è vero che non distante dalla Pieve di San Vincenzo, sono stati ritrovati tre mulini. La Pieve, che vuol dire: “Chiesa delle Chiese”, dove cioè si potevano celebrare battesimi, matrimonio e funerali, fu riedificata nel 1535, con la Chiesa a una navata, la canonica e il raro campanile a triangolo. Nel Settecento, si legge in un documento, “serviva” più di 200 famiglie, ed essendo una Chiesa Rurale, aveva oltre le anime anche centinaia di ettari da controllare. Si coltivava soprattutto grano, ma anche ortaggi, frutta e un oliveto intorno alla Chiesa. Verso la fine dell’Ottocento, la Pieve di San Vincenzo fu teatro dell’epopea del Banditismo, fenomeno che percorse l’Italia postunitaria. La famosa Banda Grossi (a cui sono stati dedicati libri, film, mostre..) frequentava la Chiesa, soprattutto il suo energico capo, il bandito Zinzin, forse più innamorato della Perpetua, che della Comunione. Molto probabilmente la Pieve è stata attiva fino alla fine degli anni Cinquanta del Novecento. Era una costruzione in pietra rosa del Furlo, accanto alla Chiesa c’era un forno e all’interno si trovano tre fosse conciate, una per la neve, una per il grano e la terza per conservare il formaggio. I due proprietari che l’acquistarono nel 1990, hanno rispettato fino al millimetro la struttura e la sua meravigliosa storia millen[…]

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